Passa ai contenuti principali

Fuffi una storia vera a lieto fine, il nostro regalo di natale del 2014.


Ecco a voi Fuffi la mia cagnetta con una storia a lieto fine!!!




Tutto ha inizio il 4 dicembre 2014 alle 21,30, rientro a casa, nel mese di dicembre solitamente arrivo sempre tardissimo a casa.

Saluto la mia dolce metà "Gionni", riesco fuori per dare la cena a Fuffi preparo il tutto nella ciotola, la metto sotto la tettoia che le ho fatto attaccata alla cuccia per non bagnarsi mentre mangia, guardo dentro la cuccia ma Fuffi non c'era, di primo impatto ho pensato che era a fare il suo solito giretto, ma oramai era passata più di mezz'ora aveva inziato a piovere e di Fuffi nemmeno l'ombra!!!
Dopo cena l'ho cercata per più di un'ora e mezza sotto la pioggia, ma di lei non c'era traccia, allora vado a dormire e metto la sveglia per alzarmi prestissimo nella speranza che magari la mattina l'avrei ritovata dentro la cuccia. Bhè la mia attesa è stata vana perchè la mattina seguente venerdi 5 dicembre 2014 di Fuffi non c'era traccia, parto e ricomincio a girare ogni angolo, ogni anfratto ma nulla, esco dal cancello ed inizio a fare tutto il giro nei paraggi di casa mia, ma la ricerca non porto frutti, anche all'ora di pranzo sono tornata a casa da lavoro per continuare le ricerche, nel pomeriggio il padroncino di Fuffi mi chiama verso le 17,00 per chiedermi se nel frattempo l'avevo trovata e se avevo avvisato il nostro vicino di casa Spartaco, ma nella foga della ricerca mi ero dimenticata di avvisare Spartaco, che sapeva le usanze di Fuffi, che all'imbrunire abbaglia per più di un ora. Spartaco avvisato da Gionni e preoccupato per la scomparsa di Fuffi, esce fuori da casa ad aspettare un segnale magari un abbaglio di Fuffi e la sua perseveranza ha portato frutti Fuffi all'imbrunire ha iniziato ad abbagliare, Spartaco è un ottimo conoscitore della zona dove abitiamo ed ha localizzato la zona da dove proveniva l'abbagliare di Fuffi, a confine tra la nostre due proprietà c'è un pezzo di bosco e di li ha inizio un grosso vallone e lei era proprio al lato opposto al nostro.
Per primi partono Gionni e Spartaco, premetto che il nostro vicino una volta ci coltivava nel vallone dietro casa per cui era a conoscenza della strada per raggiungere l'altro versante da dove proveniva l'abbagliare di Fuffi, nel frattempo io ritorno a casa in fretta e furia, ci si organizza chiamiamo Massimo un nostro amico, prepariamo tutto l'occorrente motosega piccola, forbici da potatura, e due belle pile che ci potessero illuminare allungo ed abbigliamento adatto, erano circa le 20,00 quando partiamo per l'avventura, arriviamo infondo alla valle tramite la strada vecchia del trattore che ci ha indicato Spartaco, e lì non vi potete neanche immaginare, 50 mt. o forse di più di vegetazione fitta, era da mettersi le mani tra i capelli, ma non ci siamo persi d'animo, perchè nel sopralluogo che avevano fatto Gionni e Spartaco due ore prima quando Fuffi abbagliava più o meno avevano localizzato su quei 50 o più metri il punto dove iniziare ad aprire il varco per riuscire a passare, Gionni parte di motosega, apre la strada da rovi e quant'altro mentre io e Massimo lo seguiamo armati di forbici da potatura, una volta aperti i primi 10 metri, si apriva una serie di cunicoli in mezzo alla boscaglia che solitamente sono gli stradelli che percorrono i cinghiali, lascio Gionni e Massimo e mi addentro per una trentina di metri in mezzo alla boscaglia, ad un certo punto Gionni scivola amaramente, io risalgo verso Gionni e Massimo e la cosa si presentava decisamente grave non riusciva a mettersi in piedi, Gionni richiama Spartaco che era a casa sua per chiedergli se esisteva un altra strada più breve per tornare in cima al vallone, ma Spartaco gli disse che l'unica strada per tornare su era quella che avevamo percorso all' andata, allora ci armiamo di coraggio e l'unica soluzione che abbiamo trovato era quella che lui strisciasse per terra mentre io gli puntavo con la scarpa il piede con cui lui faceva forsa per strisciare e Massimo pazientemente gli puliva da rami e rovi la strada che doveva percorrere per uscire da lì, nel frattempo Spartaco preoccupato per Gionni ci ha raggiunti, facendoci molto gioco perchè così avevamo il punto di riferimento per uscire dalla boscaglia.
Una volta usciti dalla vegetazione, siamo riusciti a metterlo in piedi aiutandolo uno a destra ed uno a sinistra ed un passettino alla volta risalivamo da dove eravamo venuti, a darci manforte è venuto un altro nostro amico Fabio che mi ha dato il cambio in due ore finalmente siamo riusciti a riportarlo alla macchina.
Quindi quel venerdi e sera abbiamo dovuto interrompere le ricerche, che sono proseguite per i giorni seguenti con l'aiuto di tutti i nostri amici visto che Gionni oramai era infortunato.
Sabato la ricerca è iniziato la mattina e proseguita per tutto il giorno e così anche la domenica, quando oramai avevamo perso le speranze, era il tardo pomeriggio all'imbrunire, ero sconsolata fuori da casa a sentire tutto l'abbagliare dei cani del vicinato, quando ho sentito Fuffi abbagliare, vado di corsa verso la parte dove si sentiva abbagliare, ritorno di corsa dentro casa e dico ragazzi si riparte "o la va o la spacca" la dobbiamo prendere perchè a domani non so se ci arriva, ripartiamo verso le 19,00 ed era già buglio riprendiamo la strada vecchia del trattore e mentre eravamo nella parte bassa del vallone, sentiamo l'abbagliare di Fuffi, stabilito che il varco aperto nella vegetazione il venerdi e sera era quello giusto, entriamo nel varco, poi tutti in silenzio senza muovere una paglia, sperando che Fuffi abbagliasse un altra volta e così è stato ma a differenza del primo abbaglio ripeturo questa volta ha fatto un abbaglio solo, al che alziamo la testa, ci guardiamo un pò tutti esclamando "porca miseria noi la cercavamo nel basso, invece lei è in alto!!" Allora io e Fabio ci armiamo di coraggio ed iniziamo a riaprirci un varco in mezzo ai soliti rami, rametti e rovi. Iniziamo ad arrampicarci utilizzando anche le piante spontanee cresciute per sostegno mentre salivamo sulla parete, e dopo circa 15 metri di salita il primo a scorgerla è stato Fabio, Fuffi era li dietro un cespuglio di rovi, acciambellata, spaventata ed indebolita salgo dietro a Fabio e la prendo in braccio, mentre Fabio va avanti faccio i primi metri con lei e poi l'ho passata a Fabio che la portata fino in basso, se non fossimo stati perseveranti nel cercarla, sarebbe morta lì perchè era per lei impossibile sia salire, che scendere. La prima cosa che abbiamo fatto è chiamare Gionni per avvisarlo che l'avevamo trovata, oramai Fuffi è 24 su 24 con me a lavoro, a casa ed io cerco di prendermene cura meglio che posso.


E' il mio grande tesorino


Ad agosto del 2014 ha iniziato a zoppicare con la zampetta dietro, dopo vari accertamenti è stato diagnosticato che ha un tumore sulla zampetta dietro, ma lei è sempre stata una cagnetta fuori dalle regole molto indipendente ed io di cuor mio, con l'età avanzata stimata più di 15 anni, non me la sento di farle amputare l'arto con il rischio che non superi l'anestesia. Oramai si è abituata alla vita casalinga, la mattina andiamo a lavorare e la sera torniamo a casa, da come era prima si è adattata tantissimo al suo nuovo stile di vita, e finchè c'è vita c'è speranza che vada avanti il più possibile....

Il padrone di Fuffi Gionni, dopo la caduta accidentale si è operato al tendine del quadricipite 8 gennaio 2015, e a tutt'oggi ha una lunga strada difronte per riabilitarsi dopo l'operazione.

Tutti e quattro Gionni, Io, Fuffi, e Principina la sorellina gatto di Fuffi viviamo felici e contenti.

Commenti

Post popolari in questo blog

MERILIN (femmina di merlo)

Ecco Merilin  Una femmina di merlo che ho allevato l'anno scorso, cresciuta in cattività, e rimessa in libertà. Mi è stata data da un mio amico, che era stata salvava dal nonno e rischiava di essere presa sotto da una macchina. La prima foto è quando era piccola Merilin di tanto in tanto sotto sorveglianza xche a casa mia ho 3 gatti, la liberavo per farla abituare a cavarsela da sola. Notare che ancora le piume sulla testa stando in gabbia non gli erano cresciute. Avete mai visto un merlo che fa il bagno, merilin, entrava nel tardo pomeriggio nella ciotola dell'acqua dei gatti e poi si iniziava a bagnare tutta. Merilin libera  Oramai è diventata adulta L'ultima volta che l'ho vista era ad ottobre dell'anno scorso, è libera e vive sul Monte Conero. Ha imparato a cavarsela da sola. Chissà che quest'estate non mi faccia una sorpresa e mi venga a trovare.!!!

TATTOOTAGS il tuo tatuaggio inciso anche su portachiavi e collanine....!!!

Finalmente il tuo tatuaggio inciso in un portachiavi! Ora con TATTOOTAGS è possibile   visita lo shop di TATTOOTAGS su  www.mygifmania.com a breve potrai accedere allo shop anche su www.tattootags.it Guarda il video e ti renderai conto  di cosa possiamo realizzare!!!!